Secondo appuntamento in quel di Roma per la nuova serie di eventi curati da Stahlwerk Radio e Butcher’s House Prod. (ai quali dobbiamo le finora sei edizioni del festival industrial Destination Morgue), presso l’ormai loro seconda casa Closer Club.
Il trittico di artisti coinvolti, tutti provenienti da emisferi musicali diversi, era uno di quelli che faceva gola: le due nature musicali di Luciano Genovese come FM e S-odium; URNA, progetto ritual ambient del partenopeo Gianluca Martucci, che ha inoltre presentato il suo ultimo parto Nemeton (pubblicato da Paradigms in contemporanea con Shabda); infine Dither Craf, al secolo Raffele Cerroni, la mente dietro Mushroom’s Patience.
Al via tocca a FM vs S-odium: l’inizio della sua esibizione è di quelli meno tipicamente ambient e dark (può ricordare Mick Harris nelle vesti di Lull), con un sound più asettico e sintetico. Nel prosieguo ci si avvicina molto di più alla sua parte “FM”: provando a collocarlo, si finisce in un’IDM anomala con martellamenti simil Pan Sonic, annodati a una breakbeat che diventa la pulsazione ritmica di questo ben congegnato apparato elettronico.
Se con FM vs S-Odium l’atmosfera s’è fatta cupa, con Gianluca Martucci calano definitivamente le tenebre, che trasformano l’area live – non a caso, visto il locale – nel suo Templum Sub Terra. Urna è una delle ultime testimonianze di quel “ritual ambient” che aveva attecchito in Italia con (primi) Sigillum S, Ain Soph e Capricorni Pneumatici. Questa si rivela un’ottima occasione per saggiare in piccola parte dal vivo la bontà dell’ultimo lavoro di Martucci (nel quale troviamo attitudini musicali e strumentali più elaborate, già intraviste in Kosmikia del 2011, e uno stile più folk-dark-ambient), oltre che per farsi trascinare dentro i suoni più classicamente Urna, a metà tra quelli primitivi ed escapisti dei Metgumbnerbone e quelli da ascesi demoniaca di Die Sonne Satan.
È la volta di Raffaele Cerrone, come s’accennava fondatore e solo membro fisso dei Mushroom’s Patience, artista unico nel suo a-genere (un pò alla Klippa Kloppa, per intenderci), passato dalle rivisitazioni musical popolari messe in atto col suo Gruppo Folk Urbano Sperimentale Divisionista a un post-rock con sperimentazioni a tutto campo. Questo live lo vede alle prese con il suo freak folk inumano, ultimo modo che ha trovato per incarnare la propria musica (parallelamente ai concetti post-umani applicati alla sua pittura), che questa sera rivede in chiave elettro-acustica, conferendogli un appeal molto psichedelico. Il suono della chitarra lamentoso e afflitto e il mood di tastiera (in miniatura per l’occasione) della più innocente semplicità sono il suo modo di esternare disagio e di dirci che di fronte abbiamo solo una Road To Nowhere (titolo non a caso scelto per il suo ultimo lavoro come Mushroom’s Patience).
Un’inaspettata ma gradita jam finale tra i tre performer – che comunque non aggiunge molto a quanto di ottimo già sentito - è la riprova non solo dello spirito positivo che anima questi eventi, ma anche della simbiosi tra organizzatori e artisti coinvolti per serate di questo tipo, alle quali per decollare definitivamente serve solo una massa critica che, sono convinto, non sono lontane dal raggiungere.
Paradigms Recordings introduce you to another italian delight - URNA
Fellow countryman, URNA, also releases the rather and potent "Nemeton" recordings today in a strict edition of 100 copies. A rich Shamanic atmosphere presides here, a hypnotic foray into the inner world of drone/folk. Their hypnotic shamanic drone folk is truly magickal and will bewitching your ears within a couple of weeks! Four pieces in one expansive track, this is something quite beautiful!
Sono cantori di scenari catastrofici e metafisici i protagonisti di DM. Poeti con nulla di poetico perché lontani dall’asservimento della lingua. I sensi hanno solo suono e la poesia non vivrà mai nella forma di un illusorio alfabeto, ma nel rumoroso contatto tra carne e asfalto. Il Destination Morgue è l’unico evento italiano che incarna questo spirito. “Proponendo”, come spiega l’organizzatore Alessandro Marchettini, “live di mostri sacri della scena industrial italiana assieme a gruppi contemporanei, è mostrata la continuità di certa filosofia. La musica industriale attuale si rivolge alla società di oggi con gli stessi intenti di quella di trent’anni fa: sradicare le forme di controllo ridefinendo la cultura”. In principio non c’era il verbo. Ma rumore, feedback e chitarra elettrica. Marcello Fraioli, Spectre, riprende il discorso “industrial ritual & noise” accantonato con il progetto solista e con gli Ain Soph. Tra abiti che citano l’hardecore punk e Lou Reed, dopo ‘Mantra Voluntatis’ e ‘10 Pezzi Facili’, si riconduce alle origini distorte. Dove la nudità del muscolo teso, quella che annuncia No Light For Tomorrow, ha trovato il materiale per rielaborare il (de)genere industrial. Le parole sono silenzio e cadono nel nulla. Nella chitarra di Simona Ferrucci delle Winter Severity Index che entra nell’ombra di Alessandro Marchettini, giocando con prospettive ed echi. In accenni trip hop che cambiano la postura, ma non il sen(s)o dell’oscurità. Perché è da prima dei Throbbing Gristle che la musica inustriale annoda i suoi polsi al sadismo dell’inconscio. Nei paesaggi di ‘Terra Australis Incognita’ di LCHM vive una malinconica tensione avanguardista. Sono luoghi che richiamano l’atavica memoria della “Vergine Fredda”. Forse sono le stesse esoteriche terre abitate da Iugula Thor. Tra le strade di Crowley e di The Process Church Of The Final Judgment. Nel frastuono dei poeti morti nel coito di quel suono che non conosce il punto e la virgola. Nelle albe spente che calpestano territori thrash e speed metal. Ad aprire le porte della percezione, sopra quell’universo isolato in cui vive la ricerca della libertà che destruttura l’autorità sonora e poetica, è il progetto di Stefano Di Serio, Lyke Wake, sospeso tra cosce dove colano elettronica alla Jean Michel Jarre e fantascientifici orgasmi ballardiani. Incubi interrotti dal ritmo metafisico di Urna. Distorsioni e melodia, folklore nell’oscurità sciamanica. Gianluca Martucci ci guida in un viaggio circolare di morte e resurrezione, con l’aiuto di un visual ossessivo, componente che caratterizza il DM. Unica eccezione è il limpido live di Gianluca Becuzzi, un rituale minimale in cui soltanto l’anatomia cerebrale del singolo conduce nel desiderio rimosso. Unicamente la psiche e non il sigillo. Poi, la Bibbia o la cronaca en noir della diabolica messa intrisa di citazioni di Satanismo Calibro 9. Il suono del senso oscuro. Un tremito in cui il segno si perde nell'indeterminatezza minacciosa per lasciare l’immaginazione al personale orrore.
BUTCHER'S HOUSE PROD, SUONO
ORGANIZZATO & STAHLWERK RADIO
present
- DESTINATION MORGUE
VI
The Industrial Festival Of Rome
SIXTH EDITION OF THE INDUSTRIAL
FESTIVAL OF ROME:
- FRIDAY 4TH JANUARY 2013
NO LIGHT FOR TOMORROW
(feat. Simona Ferrucci from Winter Severity Index)
NL4T is the solo project
of Alessandro Marchettini (already vocalist of "MALATO" and leader of the
Butcher's House Prod., the industrial / noise music label of Rome). Since 2001,
NL4T is the absolute negative reflex of his creator who can take form in
different ways, from the most extreme power electronics violence to the deepest
and obscure dark ambient atmospheres. In every way it sounds, NL4T will take you
to the lowest and deepest corner of your conscience. NL4T's music has
connections with the italian death industrial and power electronic styles
similar to Atrax Morgue mixed with Throbbing Gristle.
For this edition of the
Destination Morgue Festival, Simona Ferrucci (leader of the post punk / new wave
band Winter Severity Index) will join the project.
https://www.facebook.com/pages/No-Light-For-Tomorrow-NL4T
LAXATIVE
SOULS (LXSS)
Laxative Souls (also known as LXSS, only due to the front cover
of the first two releases on cassette) is one of the first industrial
power-electronics projects appeared at the beginning of 1980, in Italy second to
M.B. only. He mainly worked with raw electronics, distorted vocals, concrete
sounds, self assembled electronic circuits, and sample sources, such as news
broadcasts, documentaries and recordings. 2 LPs and a certain amount of cassette
tapes were released via his personal label Multiple Configuration, each of them
being an exquisite art object, enriched by art inserts, photos, texts and
strange items attached to the tape boxes and LP jackets. http://www.discogs.com/artist/Laxative+Souls
LCHM - LES
CHAMPS MAGNETIQUES
LCHM was born in 1998 out of a passion for audial
research, the study of human psychology, and ispirations drawn from several
esoteric practices. Deep and wide sounds, bright and obscure, unique and full of
nuances.
LCHM conceives and records all of its material using sounds captured
in nature, in unusual places, or created using other instruments.
Resonant
Notes, Introspective Places, Peculiar Rooms, Environmental Conditioning, Wide
Landscapes
This is the World of the Sound and Feelings of LCHM. http://www.myspace.com/lchm
IUGULA THOR
Italian
experimental power electronics project formed by Andrea Chiaravalli with the
assistance of Paolo Bandera and Eraldo Bernocchi. Many of the early recordings
were heavily influenced by thrash and speed metal. Since 1994 the project has
primarily been just Andrea with the assistance of Paolo Bandera. Though inactive
since 1999, there are plans for the project resurfacing in 2008.
Iugula-Thor
has often been closely tied with Sigillum S, as Andrea Chiaravalli has often
assisted that project in the studio and live, especially during the late 1980s
and early 1990s.
https://www.facebook.com/iugulathorofficial
-
SATURDAY 5H JANUARY 2012
LYKE WAKE
Historical experimental/ambient
band from Rome by Stefano Di Serio, which was active in the late 80s and early
90s. The project is back to life in 2010. http://www.discogs.com/artist/Lyke+Wake
URNA
URNA is
Italian post-apocalyptic composer Gianluca Martucci. Using a wide variety of
folk instruments, atmospheric recording environments and electronic
manipulations, GM has truly stretched the microverse of URNA to reflect the
vacuous psychedelia of an ancient mind casting spells in a modern world. http://urna1998.blogspot.it/
GIANLUCA BECUZZI
Gianluca
Becuzzi (born 1962, Piombino-Italy) is an electronic / electroacoustic composer
and sound artist active since the first half of the 80s.
He released many
albums and performed live around Europe during the last three decades under
various names.
Since 1999, his artistic production is characterised by a
strong experimental imprint, by the interest into the expressive possibilities
offered by the technologies and by a clear aesthetic inclination towards
abstract forms and micro / macro noises / sounds.
He deals with electronic /
electroacoustic composition, sound art, audio installations, ambient
post-scorings and sound design.
The relationships between art and science,
between audio and visual-spatial forms, as well as between composition and
self-generative processes represent the main themes in my sonological
research.
Among the artistic productions of the latest years, in addiction to
the experimental works under his own name, we have to mention also his solo
works as Kinetix, the records in duet with Fabio Orsi, the electro-post-punk
project Noise Trade Company and the harsh-power-noise productions as
Greyhistory, plus several other collaborations with musicians, theatre companies
and videoartists from the experimental area.
PROJECTS:
-LIMBO
(1984-2001)
-SAINT LUKA (1988-1992)
-MATAFORM (1995-1996)
-KINETIX
(1999-2010)
-GIANLUCA BECUZZI (2006-Today)
-GIANLUCA BECUZZI FABIO ORSI
(2006-Today)
-NOISE TRADE COMPANY (2008-Today)
-GREY HISTORY
(2010-Today)
https://www.facebook.com/gianluca.becuzzi
SATANISMO
CALIBRO 9
Satanismo Calibro 9 is a random act of senseless violence.
It's
about deep perversion and provincial life.
Fog and night, still and boring
and wet summer, crowed places and lonely walks through nothing.
Satanismo
Calibro 9 describes what happend when abyss open, when random ignorance takes
the first and supreme place of honour and command, when sperm, blood, piss and
shit became the main obsession.
We are here to paint your soul with the
blackest desecration. http://www.satanismocalibro9.org/
- SINGLE
NIGHT: 10.00 EURO (+2.00)
- BOTH NIGHTS: 18.00 EURO (+2.00)
- PREORDER
BOTH NIGHTS + COMPILATION "DESTINATION MORGUE VI": 15.00 EURO (+2.00 EURO AT THE
DOOR ENTRANCE)!!!
attenzione! per chi e' di roma, la prevendita puo'
essere fatta anche in contanti. per info contrattare alessandro marchettini
darkyota@fastwebnet.it
(Anno 2011 – Show Me Your Wounds Production) Italia
Recuperiamo alla memoria questa piccola, interessante produzione datata 2011 dell’artista Gianluca Martucci, protagonista nel sottobosco italiano della stesura di sonorità ispirate dal death/dark-ambient più sepolcrale; un artista eclettico in ogni caso che dalla sua base compositiva s’inoltra esplorando diverse espressioni della concettualità astratta.
“Kosmikia” è un album che appartiene al catalogo, grande catalogo, del lo-fi produttivo eppure si porge con gustoso senso di artigianato dai pochi mezzi ma dalle grandi idee: le seconde suppliscono il limite iniziale ed il cartonsleeve che vi si apre (99 copie numerate) ha una grande cura del dettaglio, soprattutto nelle simboliche figure interne, ognuna dedicata ad una traccia.
Immagini esoteriche di matrice occulta con lontanissime radici orientali, quasi dei mandala in china, geometrie astrali e geometriche (anche il Cosmo ha un grande disegno, pensate a Dio/geometra, a tutta la ritualità massonica nelle allegorie delle forme), figure intervallate tra loro con fascino.
Urna, un monicker che ha il profumo arcaico della conservazione funeraria, la percezione di una polverosità museale che trattiene in se ancora vita trascendente, nel ricordo, nella conservazione rituale dell’esistenza.
I sepolcri sono dentro il suono stesso: “Janua Inferi” (nel 2012 anche Ouroboros dedicherà un disco alle porte infernali) si estende su suoni rarefatti e cauti, un dominio di spettri dall’energia cimiteriale, una partitura rarefatta e ‘sabbiosa’ che troverà man mano un incedere luttuoso, “Tempio Magico” è completamente sospesa sul confine dei mondi, entrando in quei mondi con cautela, rispetto, quasi devozione.
Una volta varcata la soglia la musica diviene impercettibile, diafana ed eterea: “Caverna” cresce tra luci blu intense, riflessi sonori sfumati di indaco nei quali percepire presenze, senza mai vederle veramente, lasciandosi avvolgere da esse tramite il suono (transfert perfetto) che cala costante verso la quiete eterna, indefinita, senza più il tempo come dittatore della dimensione, ipnotico sui giochi lievi di cordofono di “Deserto”, un ambient che attinge dall’Oriente, dalla Via della Seta la sua ispirazione, entrando nella dimensione cosmica (“Kosmikia” è titolo azzeccatissimo) della meditazione in grazia sonora, con “Acque Dei Morti” la percezione diviene certezza.
Così “Montagna Rituale” ha il valore mantrico della parola, lontana e ripetuta, greve, il suono è leggera brezza dronica, assieme sono espressione dimensionale.
Il finale, “Janua Coeli”, richiama l’apertura; un ciclo si chiude aprendosi, nulla è lineare ed il ciclo della vita, richiamata dalla morte, diviene eternità, l’uomo quantico a questo ciclo può e deve aderire, in alternativa il buio.