URNA
"Templum Sub Terra"
Ordo Obscuri Domini Production - 1998
100 copies limited edition tape
Tracklist:
I. Liturgia Prima
II. Hexenkarut: Nox in Prato
III. Ecce Homo
IV. Muscarum Templum
V. Teleuthon Teleisthei: Ave Mors Niger
VI. Munus in Tenebris
all tracks recorded in Pestilentiae Templum in MCMXCVIII
G.M.: all voices, murmur, whispers, spell, invocations, bells, noises, tapes.
"...this is a very obscure release from Italy. The music, while
stepping out of the boundaries of "dark ambient", reveals haunting
and desolate soundscapes. May be a bit hard to digest at first,
but makes a worthwile listen if you can get your hands on a copy..."
Damon99 on www.rateyourmusic.com
Urna - Templum Sub Terra
Torna Gianluca Martucci con un nuovo progetto, dopo Sagenhaft nel 1997 nasce una nuova creatura sonora: Urna. Qui Gianluca abbandona le magiche atmosfere medievali per immergersi nell'oscurità di pericolosi rituali blasfemi e maledetti! Sì. in questo demo, uscito per la Ordo Obscuri Domini nel 1998, Gianluca ci propone un dark-ambient oscuro e maledetto. E' l'accompagnamento musicale per un rituale in nome del Male, è un rito in cui la mente non riesce più a controllare il corpo e dove si evocano creature di estrema malignità...Insomma questo primo demo di Urna sembra una messa maledetta dove creature diaboliche si impadroniscono del sacro luogo per fare i loro porci comodi con i fedeli accorsi alla cerimonia!
originally appears on Stillborn Webzine Urna - Templum Sub Terra
Urna è un progetto di dark-ambient dai toni estremamente gelidi ed oscuri, portata avanti da M:N, la cui identità vuole restare segreta. Nella bio si parla di voluta bassa qualità della resa sonora, mentre da parte mia non penso sia tanto poi così ricercata... il lavoro è molto interessante, riuscendo quasi ad avere la sensazione di un eucarestia maledetta o che durante il rito qualcuno abbia recitato la preghiera sbagliata. Il demo si articola in sei parti e tutto si svolge con un carattere estremamente sinistro, in quelle atmosfere tipiche dei primi Sopor Aeternus... [Ritual, Maggio 2001]
originally appears on Ritual, Maggio 2001
An old interview...1) Quale origine ha il nome Urna?
- Il nome URNA sta a simboleggiare un microcosmo concluso che è emanazione del macrocosmo abisso. L'immagine del'URNA come contenitore di qualche cosa di sacro, può essere ricondotta a quella della crosta terrestre che contiene anch'essa il sacro. L'URNA è il gran tempio sotterraneo,
l'occulto forno dalle due fiamme, il ventre fecondo della Grande Madre, l'angolo più buio del nostro stesso spirito.
2) Nelle tue "allucinazioni" sonore tocchi tematiche occulte. Devo dedurne che usi il suono per narrare e realizzare un iter spirituale, un percorso interiore volto ad analizzare i lati più nascosti del nostro essere?- Il suono di URNA è il suono dell'abisso. E' un suono che scava nella terra/corpo, per andare a ritrovare tutto ciò che è stato sepolto e apparentemente dimenticato. Ogni suono è un inno, una preghiera alla terra e a ciò che in essa si nasconde, un esorcizzazione continua che propaga putrefazione. Andrò sempre avanti finchè da questo putridume non sarà generata nuova e fresca esistenza. Questo è l'umido sentiero che percorro.
3) Quale approccio segui durante la fase compositiva?- Sono spinto da un inconscio bisogno di scavare in profondità. Tutto questo mi porta a ritrovare delle immagini e dei suoni che cerco di riportare in musica. Presto particolare attenzione alla trasposizione
dell'immagine nei suoni affinchè io stesso possa realmente sentirmi dislocato nella mia allucinazione mentre ascolto ciò che ho realizzato.
4) Sia in "Templum sub terra" che in "Adoremus" c’è un’esplicita menzione del luogo dove hai registrato , in entrambi i casi si parla di un Templum Pestilentiae . Mi sembra suggestiva, oltre che insolita, la scelta di un luogo di culto per registrare. Ti piacerebbe parlarcene?
- Il tempio menzionato è un luogo che per me è divenuto sacro in quanto in esso si sono manifestate le visioni che mi hanno spinto ad avvicinarmi all'abisso. La scelta di registrare proprio in questo tempio è ovvia in quanto la sacralità del luogo si riflette nella sacralità che io attribuisco ai miei suoni. E' molto importate per me il luogo nel quale mi trovo, perchè è anche dal luogo che mi arrivano particolari emozioni e vibrazioni che poi riporto nelle registrazioni. Mi è capitato anche quest'estate quando ho registrato dei suoni nelle campagne intorno a Castel del Monte.
5) Sublimi nel formato sonoro ossessioni e dannazioni , mescoli tecnologia e percezioni , emozioni, impressioni, sensazioni . Quale ruolo e quanto peso ha l’uso delle macchine in tutto questo? L’artista può ancora esprimere la propria creatività senza diventare vittima della tecnologia?
- Dipende sicuramente da ciò che si vuole esprimere. Nel mio caso posso dire che tutto si svolge con semplici strumenti, e non ho di conseguenza bisogno di particolari apparecchiature. Per quanto mi riguarda cerco sempre di sfruttare quei pochi mezzi dei quali dispongo e non di divenire loro schiavo.
6) Da cosa nasce l’esigenza di lavorare a due progetti: Urna e Sagenhaft [Gianluca Martucci è infatti membro anche del gruppo Sagenhaft. N.d.EdS]?- Dal bisogno di esprimere con diverse atmosfere e diversi mezzi quelle che sono le mie emozioni. E' certo che questi due progetti possono essere paragonati a due diversi toni dello stesso colore, due creature animate dallo stesso respiro con diversa intensità.
7) Molte tue pieces potrebbero fungere da colonna sonora per qualche film. Ci hai mai pensato? Ti piacerebbe? E se sì, per quale genere di film le vedresti adatte?- Mi hanno già detto che alcune atmosfere sono riconducibili a film come "Il presagio", "l'Anticristo", "Eyes wide shut". Probabilmente tutto dipende dal fatto che cerco sempre di donare un'immagine ai suoni, di permettere che si manifesti nella mente di ascolta una visione particolare. Comunque mi piacerebbe che si utilizzassero dei miei suoni, magari per qualche documentario su caverne o posti particolarmente magnetici. Inoltre ho in programma di realizzare un filmato da utilizzare in alcune performance.
8) Sono molto colpita dall’artwork sempre curatissimo che caratterizza tutti i tuoi lavori sia quelli a nome Urna che quelli a nome Sagenhaft. All’ interno dei booklets si possono ammirare antichissimi simboli magici. Cosa ti guida nella loro scelta? Suppongo che dietro ad essi ci sia una chiara connessione con le tue "liturgie". Cosa ne pensi?- Cerco sempre di dare un senso logico ed unitario ai miei lavori, facendo in modo che ogni elemento sia riconducibile all'idea che sta alla base del tutto. Se ci sono dei simboli è sicuramente perchè sono inerenti al concept dell'opera e ne fanno da guida.
9) Cosa vedi nel tuo futuro?- Un velo dietro il quale forme oscure si agitano.
originally appears on L'Erba della Strega
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