lunedì 16 gennaio 2012

Archaic Archives #3 : URNA "Lares"

URNA
"Lares"
Slaughter Production -  2001
150 copies limited edition Cdr
Tracklist:
 I. Antrum
      II. Nihm
      III. Oriser Mors
      IV. TeHeva
      V. Halun Rotir
      VI. Oriser Orcas
      VII. Dialogo con le Ombre

 Tracks I, II, III, V, VI, VII
  were recorded in Pestilentiae Templum,
anno MCMXCIX
  Track IV were recorded in Castel del Monte,
anno MMI

 G.M. - all voices, murmurs,
whispers, noises, bells, percussions
  
 .Fidem Tibi Numinis Faciet.

Some old reviews...

URNA - Lares
Dopo qualche anno di assenza ritorna il progetto Urna di Gianluca Martucci.. nel frattempo ho scoperto che Gianluca si è dedicato a una collaborazione con Kranio e ai Lesion, uno dei più strani progetti death metal che mi sia mai capitato di ascoltare.. comunque Lares raccoglie pezzi registrati tra il '99 e il 2001 ed esce per la Slaughter Productions.. il concept di questo disco è ispirato al mondo dei morti e come dice Gianluca: "vuole essere una celebrazione dei luoghi e delle atmosfere legate al culto di questi" ed "è un omaggio ai mie spiriti guida che, invisibili, mi indicano la via da seguire".. se avete già sentito parlare del progetto Urna, sapete già cosa aspettarvi.. darkambient ai minimi termini, più oscuro che mai e dai forti connotati esoterici.. andare incontro a Lares però non deve spaventare (anche se, qualche oscuro manipolatore svedese potrebbe anche farsela addosso!! eheh).. ascoltare Lares è un esperienza indescrivibile.. Urna con questo disco dimostra di essere uno dei migliori esponenti del suono oscuro ed evocativo qui in Italia, e non.. la qualità del suono poi, non certo super hi-fi, rende il tutto ancora più macabro e tetro.. molto bene!
originally appears on Stillborn Webzine

URNA - Lares
"Lares" is in its shortest form a breeding of ritualistic deathambient in a very dark form. Best it is heard alone in a darkened room. Deep invocations and chants from behind pulsate up and down, together with a bit of drumming (but not really rhythmic more minimal and sparse with outbreaks and sudden climaxes. First track is an intro, second goes deeper. The third with more noise-influence and distortion (the most long and dense track). In the fifth track then there occur some rhythms. Last track #7 includes the ritual that finishes the disc. For fans of the death-ambient sector it\'s a must. But also believers in PE/Noise/Industrial and Ritual will find faith in that really dark album! I had to hear it very often to find the right words as a description. Took me a month. Hope to have interested you in "LARES"!
originally appears on Twilight Zone Webzine

URNA -Lares
I Lari erano, secondo la religione dell'antica Roma, divinità protettrici della casa e del nucleo familiare, del quale aiutavano anche gli interessi nei rapporti esterni; si tratta di uno dei pochi casi in cui non c'è un esatto parallelo con la religione olimpica greca e in effetti sembra assai probabile che abbiano un'origine etrusca: secondo questo misterioso popolo, pare che gli spiriti di alcune persone morte continuassero ad interagire con gli esseri viventi, terrorizzandoli e recando loro fastidi; quest'idea venne ripresa dai romani e trasformata, facendo in modo che tali esseri, che probabilmente in vita erano state persone eccezionali, divenissero protettori delle famiglie. Tutto questo per dire che Gianluca Martucci, membro unico di Urna, nel dedicare questo lavoro ai Lari, si è ispirato più alla loro versione antica che a quella successiva: in effetti, il nome di questo progetto non è una novità per i lettori di Ver Sacrum, i quali dovrebbero sapere che si tratta di un progetto dedito ad un' oscurissima forma di ambient rituale, caratterizzata da drones bassissimi e lente evoluzioni, che giungono talvolta alla vera e propria distorsione del suono. Si tratta di un lungo e faticoso viaggio in un mondo che ricorda da vicino gli inferi classici: statici, angoscianti, fumosi e opprimenti. I brani sono stati composti lungo un periodo di due anni, tra il 1999 e il 2001 e, se interpreto bene le note inviatemi, la cosa interessante è che il tutto è stato creato a partire dai suoni emessi da strumenti acustici (voce, campane, triangolo, sonagli, tamburo a cornice, flauto, mandolino e armonica) successivamente elaborati, distorti, slabbrati e ricostruiti. Nel complesso questo lavoro non è malvagio anche se soffre di due difetti, uno dei quali ormai comune a buona parte dei progetti in quest'ambito musicale: da un lato non è molto innovativo, in quanto cose di questo genere si sono effettivamente già sentite, soprattutto nelle lande nordiche; dall'altro, soffre di una registrazione non certo eccellente, che a mio avviso ne limita la possibilità espressive. Bella infine la confezione, con una custodia tipo DVD.
originally appears on Ver Sacrum


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